Osceola, capo della tribù indiana dei Seminole, è in contrasto con i mercanti di schiavi in cerca di uomini da utilizzare nelle piantagioni in Georgia. Amico del maggiore Dade dell'esercito degli Stati Uniti, Osceola è però odiato dal perfido Wilson, un mercante di schiavi. Durante una spedizione, Wilson irrompe nel campo dei Seminole e dopo aver percosso a sangue Osceola, ne rapisce la moglie. Osceola infuriato cerca di ritrovare la moglie assalendo Fort King e involontariamente causa la morte del suo amico Dade. Questo sfocia ad un inevitabile scontro tra americani e Seminole, causando numerose perdite soprattutto tra gli indiani. Per evitare il massacro del suo popolo, Osceola decide alla fine di sacrificarsi.